Tunisia: la barbarie della polizia. Anche la blogger Lina Ben Mhenni tra le vittime
12 settembre 2014
Il caso di Amani Youssefi, militante delle Lega Tunisina per i Diritti Umani, violentata dai poliziotti che per protesta si dà fuoco, quello di Wassim Ferchichi, torturato per aver rifiutato di firmare subito una confessione o quello della blogger Lina Ben Mhenni, picchiata insieme a suo padre a Djerba. Dalla caduta di Ben Ali, le violenze e le torture da parte delle forze di polizia tunisine aumentano. Oltre l'80% delle vittime non denuncia gli agenti per paura di ritorsioni.
Attenzione! Marco Cesario utilizza cookie a scopi funzionali e analitici per migliorare la tua esperienza di navigazione. Proseguendo la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni, leggi l'informativa sui cookies.